Un uomo nasce nel 1950, alla metà esatta del Novecento, l’ultimo secolo del Millennio. Il suo nome è Luigi e ha pochi mesi quando i suoi genitori, da Napoli, dalla palazzina dove vivono tra il mare e una raffineria, decidono di trasferirsi a Roma. Lì, nella capitale, lo sorprendono gli anni Sessanta, con la musica delle band che arrivano da altri paesi e che, con i loro beat pulsanti e maliziosi, sembrano parlare da un futuro ormai alla porta.
Poi le prime grandi amicizie, il primo amore, nuovi idoli che nascono e muoiono in fretta, la diffusa e frenetica voglia di cambiamento. E di rivoluzione. Una rivoluzione che, ancora al suono di accordi rock e nuovi strumenti, con i capelli lunghi e le magliette colorate, prende finalmente vita alla fine del decennio, tra manifestazioni, viaggi in terre lontane ed esotiche, speranze. Promesse di una libertà assoluta e sfolgorante che dà le vertigini e che i giovani e la musica non hanno mai vissuto prima. Luigi cresce, si sposa, lavora a progetti di scrittura e politica, immerso in un clima di trasformazioni epocali. Ma la droga e l’improvvisa ondata di violenza degli anni Settanta mettono in crisi quei sogni e lui va incontro alle prime disillusioni e alle ombre di un tempo che non tornerà, mentre la vicenda privata del protagonista si incrocia con quelle di uomini straordinari, da Andrea Pazienza a Freak Antoni, da Paolo Pietrangeli a Rino Gaetano.
Il ragazzo del secolo, o della rivoluzione perduta è l’esordio nella narrativa di Gino Castaldo, il più grande e amato giornalista musicale italiano, un romanzo in cui i desideri, le speranze e i dolori di un’epoca vicina e al contempo perduta rivivono grazie alla magia della letteratura.
Titolo: Il ragazzo del secolo, o della rivoluzione perduta
Autore: Gino Castaldo
Editore: HarperCollins
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 25 Febbraio 2025
Voto: 4.5/5
Acquista su Amazon -> #pubblicità
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di una nuova collaborazione con la casa editrice HarperCollins. Ho avuto infatti l’opportunità di leggere in anteprima l’esordio letterario di Gino Castaldo “Il ragazzo del secolo: o della rivoluzione perduta”.
Luigi nasce nel 1950, nel cuore del XX secolo, e si trasferisce da bambino a Roma, dove vive gli anni ’60 con la loro musica innovativa e il desiderio di cambiamento. Da giovane, sperimenta l’amore, l’amicizia e la voglia di rivoluzione, che si concretizza alla fine del decennio con manifestazioni e viaggi.
Tuttavia, gli anni ’70 portano disillusioni e violenza, mettendo in crisi i sogni di libertà. Luigi, ormai adulto, si confronta con la perdita di un’epoca, mentre la sua vita si intreccia con quella di figure iconiche come Andrea Pazienza e Rino Gaetano.
L’autore ci immerge negli anni ’60 e ’70, un’epoca di grandi cambiamenti politici e musicali, attraverso la storia di Luigi, un personaggio che sembra riflettere le esperienze personali dello stesso autore. La narrazione, ricca di dettagli, suggerisce un vissuto in prima persona, trasportandoci in un periodo di trasformazioni profonde. Il racconto si snoda attraverso le esperienze di vita di Luigi, gli incontri con figure chiave dell’epoca, e una contestualizzazione accurata degli eventi politici e, soprattutto, musicali.
L’esordio letterario dell’autore è notevole, un’opera difficile da classificare per la sua ricchezza di elementi autobiografici, politici e musicali. L’aspetto musicale è particolarmente curato e interessante, mentre la componente politica, con una visione forse troppo orientata verso una specifica corrente, potrebbe limitare l’apprezzamento da parte di alcuni lettori. Nonostante ciò, il libro si rivela una lettura coinvolgente e stimolante.
Consiglio vivamente questo libro a chiunque ami la musica, in particolare quella degli anni ’60 e ’70. L’autore riversa in queste pagine tutta la sua passione e competenza, offrendo un’esperienza di lettura assolutamente appagante. Voto 4.5/5
