Vitaliano Fulciniti: “Ho sempre amato leggere” #Intervista

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno con una nuova intervista, nello specifico a parlare di sé, sarà lo scrittore Vitaliano Fulciniti, di cui poco tempo ho avuto il piacere di leggere e recensire il romanzo “Il viaggio e la mente. Operazione Shark” edito Pellegrini Editrice, in collaborazione con Il Blog di Eleonora Marsella. Potete leggere la Recensione qui.

Vitaliano Fulciniti è nato e vive a Catanzaro. Coniugato, ha due figli. È laureato in Consulenza e Controllo Aziendale. Per undici anni ha svolto servizio d’istituto nei ruoli della Guardia di Finanza. Al termine di questo periodo ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri fino al raggiungimento dei limiti per il collocamento in quiescenza. È in pensione da circa otto anni durante i quali ha assolto incarichi per conto del Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC – Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Nello specifico è stato Amministratore Giudiziario e Amministratore Unico di aziende sottoposte a sequestro preventivo in seno a procedimenti penali e, per ultimo, Direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (KR), primo centro in Europa per l’accoglienza di stranieri richiedenti asilo. Per la casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli ha pubblicato: Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria (2019); Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus (2020); Ovunque qualcuno. Storie di condivisione e accoglienza (2022); Un fantastico viaggio attraverso frammenti e bozzetti (2023). Quest’ultimo lavoro è stato realizzato unitamente a Monica Arabia pittrice e docente calabrese, che aveva già realizzato le copertine dei due libri precedenti. I menzionati libri sono stati presentati sia in Calabria che in altre regioni.

Quando ha scoperto la sua passione per la scrittura?

Ho sempre amato leggere ma in tutta sincerità non credevo di essere capace di scrivere un libro che potesse risultare di interesse per i lettori. Nel mese di settembre 2019 ho pubblicato il mio primo libro riguardante un argomento estremamente delicato: l’immigrazione straniera in Italia. La decisione di scrivere questo testo è maturata dopo un periodo molto intenso trascorso a dirigere una struttura di accoglienza per stranieri richiedenti asilo. In tutta sincerità non pensavo avrei mai scritto altro. I risultati ottenuti da questo primo volume sono stati invece ottimi e così mi sono determinato a pubblicare, dopo un solo anno, un secondo volume e poi ancora un altro ed un altro ancora. Ultimato lo studio ed il racconto di questo complesso aspetto, ho deciso di rispolverare un vecchio sogno: scrivere un romanzo che raccontasse le gesta di un agente segreto italiano. Dopo due anni di pagine scritte, corrette, strappate e riscritte, è nato il mio romanzo “Il viaggio e la mente. Operazione Shark” (Pellegrini Editrice).

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Quali sono gli autori o libri preferiti che hanno influenzato il suo stile?

John Le Carrè e Robert Ludlum.

Come si approccia al processo di scrittura, ha una routine specifica?

Per la stesura dei miei libri (questo romanzo è il quinto dopo quattro saggi) ho seguito la medesima metodologia. Dopo aver individuato i principali soggetti interessati e gli ambienti entro i quali gli stessi si dovranno muovere, inizio a scrivere rigorosamente a penna e su un quadernone a quadretti, alternando giornate di scrittura intensa ad altre di riflessione, utilissime quest’ultime sia per rileggere quanto già scritto che per eventualmente meglio contestualizzare personaggi trattati e luoghi interessati. Dopo aver ultimato la rivisitazione di questa prima parte del libro e prima di proseguire con la scrittura, provvedo a trasferire lo scritto dal quaderno al computer: anche questa è una fase molto importante in quanto permette di apportare nuove correzioni.

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Qual è stata l’ispirazione principale per questo libro?

Da ragazzino non mi perdevo mai un film di James Bond e fantasticavo immaginando di poter vestire quegli abiti. Crescendo ho continuato a guardare i film ma ho anche iniziato ad acquistare e leggere vari testi che illustravano strutture ed attività, sia delle “barbe finte” nostrane che di quelle straniere. La lettura mi ha permesso di differenziare nettamente lo 007 cinematografico da quello che potrebbe essere il reale e così è nato Vincenzo, il personaggio chiave del mio romanzo. Vincenzo è un agente dei Servizi Segreti italiani che dedica la sua quotidianità alla salvaguardia degli interessi nazionali senza mai ostentare nulla. Vincenzo pur impegnato in operazioni delicatissime ed estremamente complicate (nel romanzo racconto con dovizia di particolari l’Operazione Shark, dalla nascita allo sviluppo fino alla favorevole conclusione) conduce una vita privata normale, lontano dalle luci della ribalta: lo potresti incontrare al bar e scambiarlo per un insegnante, un ingegnere, un operaio, ma mai per un agente segreto. Vincenzo non è dotato di superpoteri, è un uomo come tanti altri, e, come tanti altri, appena in pensione si scopre affetto da una malattia neurodegenerativa che gradualmente sta’ sgretolando i ricordi di una vita facendoli sparire. Amore per la famiglia e la Patria, rispetto delle regole e degli avversari, grande rispetto per l’amicizia (quella nata con Silvano, giovane collega, è destinata a durare anche dopo il pensionamento)

Ci sono personaggi o eventi reali che hanno influenzato la sua storia?

No l’intero romanzo è frutto di pura fantasia.

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Qual è stata la parte più gratificante della creazione di questo libro?

Penso che per ogni scrittore la maggior gratificazione sia ricevere l’apprezzamento dei propri lettori. Questo romanzo ha finora ricevuto il plauso non solo da parte di chi lo ha semplicemente letto ma anche da parte di coloro i quali dopo averlo letto lo hanno anche recensito: cosa chiedere di più?

Come è stata la sua esperienza con il mondo dell’editoria?

Finora ho pubblicato con due differenti case editrici che hanno sede nella mia regione e mi sono trovato bene.

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Ha già in mente nuove idee per futuri progetti letterari?

Si ho già predisposto un planning per altre future pubblicazioni. Nello specifico dopo aver raccolto i numerosi feedback positivi provenienti da chi il romanzo lo ha letto, ho deciso che “Il viaggio e la mente. Operazione Shark” sarà il primo di una trilogia.

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