Recensione “Stupenda creatura idiota” di Flavio Torba

Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della “trasfigurazione” consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Attecchiscono mode sempre più bizzarre e grottesche: poliziotti che prendono in prestito il viso dai detective del cinema, dive con metà faccia in putrefazione, gang di vandali-serpenti.

In questo mondo sopravvive Alex, un trasfiguratore che si tiene a galla con qualche lavoretto ai limiti della legalità.

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L’incontro con Heidi, una schiava sessuale che è tutto meno che umana, gli apre la strada verso il tanto sognato salto di qualità, ma l’omicidio di una ex collega e la scomparsa del proprio mentore lo metteranno a confronto con l’ipocrisia e la vanità di un intero sistema sociale in decadenza.

Titolo: Stupenda creatura idiota
Autore: Flavio Torba
Editore: Delos digital
Genere: Fantascienza
Data pubblicazione: 20 Febbraio 2024
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.
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Recensione

Già dal titolo, il romanzo di Flavio Torba, finalista al premio Urania, mi ha fatto incuriosire. Chi o cosa sarà questa creatura stupenda e idiota?

Leggendo, ho capito che non è questo il focus del libro, quanto un pretesto per narrare di un mondo che ha valicato da tempo il confine tra morale e immorale.

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Per chi non mi conoscesse, io adoro questo genere di letteratura. Un misto tra fantascientifico e distopico che non si perde su dettagli specialistici e incomprensibili al lettore medio, ma che indaga l’animo umano in ogni sua sfaccettatura.

Alex è uno specialista della trasfigurazione, un tessitore di carni, che da tempo lavora con modelli umani e ne plasma l’aspetto per soddisfare i loro desideri (anche se strambi e contro natura). Tuttavia, Alex è caduto in disgrazia e riesce a tirare avanti a fatica. Ecco che, però, arriva una chiamata misteriosa che gli offre un ingaggio decisamente appetibile. Accettando l’offerta, il trasformista potrebbe riabilitare il suo nome e giungere addirittura a far concorrenza alla fama del suo mentore, Nestore. Ma quando si trova fra le mani Heidi, “schiava del sesso” (è lei quella stupenda e idiota), Alex comincia a farsi domande sul suo lavoro e sui limiti che la razza umana ha deciso da tempo di scavalcare in nome di un edonismo folle e sfrenato. Una serie di incidenti fanno da sfondo al racconto, che si articola su circa 250 pagine che, c’è da dirlo, avrebbero potuto essere un po’ meno.

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L’autore si spende in descrizioni che non sono imprescindibili per la godibilità del romanzo, ma che, senza dubbio, permettono al lettore di empatizzare con il protagonista e immergersi nel mondo da lui inventato. Sia worldbuilding che personaggio principale sono ottimi, a mio parere. Palmariva è affascinante, un tripudio di kitch sci-fi, mentre Alex gode di uno sviluppo e una crescita di tutto rispetto. Nel corso della storia lo vediamo cambiare e assumere una consapevolezza profonda dei mali del suo mondo.

Nel complesso, Stupenda creatura idiota è una bella lettura che intrattiene per tutta la sua durata. C’è una grande quantità di azione, in queste pagine, e l’attenzione rimane sempre catalizzata sugli eventi che si susseguono al loro interno. Lo consiglio agli amanti del distopico e a chi vuole scoprire un autore che ha sì da crescere, ma che parte decisamente bene.

Voto: 4/5

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