Matilde è una musicista italiana che vive a Parigi con il marito francese Pierre e la loro bambina Alice. Dietro le apparenze di una vita serena, si dibatte in una routine nella quale ormai non riesce più a trovare il piacere e l’energia di cui ha bisogno. È una donna vitale, entusiasta. Un concerto a Milano, l’incontro con Francesco, un affascinante fotografo, e il suo mondo va in pezzi. Senza rifletterci su Matilde si getta corpo e anima in una passione che spazza via in un attimo tutto quello che ha costruito. La seguiamo dal 14 agosto alla fine di aprile di un anno imprecisato – e come sospeso – tra il lago di Como, dove vive la sua sconvolgente storia d’amore, e Parigi, dove la sua “vera vita” la ricondurrà. E dove sarà una donna nuova, appagata e finalmente libera.
Titolo: Elogio della passione
Autore: Carlotta Clerici
Editore: Ventanas
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 22 Novembre 2023
Voto: 5+/5
Acquista su Amazon -> #pubblicità
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a scrivere per parlarvi di “Elogio della passione” di Carlotta Clerici, edito Ventanas.
Matilde, musicista italiana a Parigi, vive una vita tranquilla ma routinaria con il marito Pierre e la figlia Alice. Un concerto a Milano e l’incontro con Francesco, un fotografo affascinante, sconvolgono il suo equilibrio. Matilde si lascia travolgere da una passione travolgente, sacrificando la sua vita precedente. La seguiamo da agosto ad aprile, tra il Lago di Como, dove vive la sua storia d’amore, e Parigi, dove ritorna come donna nuova, libera e apparentemente finalmente appagata.
Matilde è una musicista e compositrice, ma da anni la sua vena creativa si è inaridita. La sua vita, all’apparenza felice, la rende insoddisfatta. Il pensiero di cambiare c’è, ma la routine e l’abitudine lo soffocano. Sua figlia è la sua priorità, e non crede ci sia spazio per altro nella sua vita. Si è adagiata sugli allori. Ma un improvviso ritorno nella casa di famiglia sul Lago di Como e un incontro con un misterioso fotografo sconvolgono la sua esistenza.
Una passione travolgente irrompe nella sua vita, colmando il vuoto nella sua esistenza coniugale. Inizia così un vortice di segreti e bugie, una doppia vita. Ma la passione è troppo forte, e Matilde decide di confessare tutto al marito, lasciandolo per seguire il suo cuore. Tutti la considerano pazza: amici e marito le sconsigliano di gettare al vento un matrimonio felice per un’infatuazione passeggera. Ma lei è convinta della sua scelta, e contro ogni parere contrario, decide di dare una possibilità a questa nuova relazione.
Un amore travolgente sconvolge la vita di Matilde. Una passione che lei non considera un tradimento, perché nella sua mente il matrimonio con il marito è già finito. È come se un nuovo capitolo si fosse aperto nella sua esistenza, con nuove priorità e un nuovo protagonista. Ma la realtà è più complessa di una semplice favola. Le relazioni sono fatte di due persone, e non possono sopravvivere se uno dei due decide di cambiare pagina senza l’altro. Quello che per Matilde era la storia della vita, per l’uomo che amava non era la stessa cosa.
Il telefono smette di squillare. La suoneria personalizzata, un tempo simbolo del loro amore, diventa un silenzio assordante. Matilde inizia a cercare ossessivamente quell’uomo, trascurando la sua salute, i suoi rapporti personali e la sua famiglia. L’incanto si infrange, lasciando Matilde sola e distrutta. Ha inseguito un sogno che si è rivelato un’illusione, sacrificando tutto ciò che aveva di importante.
Matilde precipita in un baratro che la divora. Un vortice di dolore e solitudine che la prosciuga giorno dopo giorno. Il marito le supplica di tornare indietro, di ricucire il loro matrimonio, ma lei sa che è troppo tardi. Quel legame era già morto ben prima dell’incontro con l’uomo che ora la tormenta. La sua reazione è rabbiosa e vendicativa. Una guerra legale si scatena tra loro, avvelenando ancora di più una ferita già profonda. E la musica, un tempo la sua salvezza, diventa un’eco flebile, soffocata dal silenzio assordante del telefono che non squilla più.
La suoneria che non risuona nella realtà diventa un ritornello ossessivo nella sua mente. Un’illusione che la culla e la tormenta allo stesso tempo, una presenza fantasma che riempie la sua vuota quotidianità. Matilde decide di sopravvivere così, aggrappandosi a un sogno che si sgretola ogni giorno di più. E la sua esistenza si trasforma in una finzione straziante. Una pantomima di vita in cui lei recita la parte della donna felice, al fianco di un uomo che non c’è.
Rabbia. È questo il sentimento che pervade il lettore di fronte alla storia di Matilde. Rabbia per una vita di donna gettata al vento per un amore effimero, per una scelta che la distrugge giorno dopo giorno. Impotenza. È la sensazione che accompagna il lettore nel suo viaggio attraverso la sofferenza di Matilde. Vorremmo scuoterla, urlarle di svegliarsi, di riprendersi in mano la sua vita. Ma le parole rimangono inutili di fronte alla sua ostinazione nel crogiolarsi nel dolore.
Autodistruzione. È la parola chiave che descrive la parabola discendente di Matilde. Una passione che diventa ossessione, che la divora e la priva di ogni identità. Una madre che si annulla, che rinuncia al suo ruolo più importante per inseguire un fantasma. Un bozzolo vuoto. Ecco a cosa si riduce Matilde: una creatura fragile e indifesa, in balia delle intemperie della vita. Un’ombra di donna che ha perso di vista se stessa e il suo valore.
La storia di Matilde è una storia di passione e di follia. Un racconto che ci fa riflettere sulla fragilità dell’animo umano e sul potere distruttivo dell’amore quando diventa ossessione. Una lettura che ci lascia con un senso di amarezza e di impotenza, ma che ci invita a non perdere mai di vista la nostra forza interiore.
