Namibia, primi Anni Novanta. Il Paese ha appena conquistato la propria indipendenza e Larry Kaplanski, giovane americano del Midwest, va a insegnare inglese in una scuola cattolica sperduta nel deserto. Un luogo inospitale, dove l’aridità del paesaggio si riflette nei rapporti umani e mette a nudo gli istinti più basici. Su tutti il desiderio per Mavala Shikongo, unica insegnante donna, ex guerrigliera e neomamma emancipata che fa perdere la testa ai colleghi. Un affresco pieno di vita, composto con sferzante ironia e insieme complicità ed empatia, che ritrae senza luoghi comuni non solo una comunità isolata nell’Africa Sudoccidentale, ma la stessa natura umana.

Titolo: La seconda venuta di Mavala Shikongo
Autore: Peter Orner
Editore: Gallucci
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 24 Novembre 2023
Voto: 3.5/5

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Recensione

Larry Kaplanski è un insegnante volontario, impiegato in una scuola che nasce dal deserto in Namibia. Seguiamo la sua storia in un alternarsi di episodi che si succedono a una velocità disarmante, per quanto il loro contenuto sia piano. Uno tira l’altro, come le ciliegie.

E man a mano che ci riempiamo la pancia della loro polpa dolce, scopriamo la storia di un paese da poco indipendente, dove ogni cosa si muove con la lentezza ieratica di un pachiderma. La routine è sempre la stessa, i rapporti tra i personaggi seguono precisi solchi scavati nella quotidianità di una comunità che, piano piano, avvolge il protagonista nelle sue consuetudini. Larry viene dall’Ohio, non è abituato alle guerre e all’aridità del Namibia, ma ne rimane presto invischiato.

Nonostante tutto sembri giacere immobile in facciata, con i giorni che si prendono per mano in una catena infinita e ripetitiva, sotto la superficie bolle rinascita ed evoluzione.

I personaggi sono al contempo surreali e realistici. È difficile da spiegare, ma non saprei dirlo altrimenti. E Mavalà Shikongo, la donna nominata nel titolo, non è nemmeno fra i più peculiari, a mio avviso.

Nel complesso, La seconda venuta di Mavala Shikongo è un romanzo-mondo, la cui lettura ti permette di divenir parte della comunità isolata dove il protagonista si trova a insegnare. All’inizio si fa un po’ fatica a penetrarne il guscio. Ma, una volta, immersovi un piede, si rimane risucchiati nell’atmosfera che Orner ha sapientemente intessuto tra le pagine. Leggete questo romanzo se siete curiosi e vi piace viaggiare, se vi affascina il contrasto outsider-comunità. Non rimarrete delusi.

Voto: 3.5/5