Sono trascorsi diversi anni da quando la vita di Stella è cambiata per sempre, da quando il legame con i suoi genitori si è spezzato, rendendola un fiore reciso, privato della sua linfa vitale e destinato a deperire. Nel suo presente non ci sono amici, se non immaginari, non ci sono amori, se non sbagliati, e non c’è famiglia, se non uno sbiadito surrogato. Sarà un incontro apparentemente casuale a portare la protagonista ad affrontare i propri demoni, tra gli incerti confini del suo equilibrio mentale.
Titolo: Fiori recisi Storia di un’aspirante suicida
Autore: Scilla Salvi
Editore: Scatole parlanti
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 16 Febbraio 2023
Voto: 5/5
Cartaceo -> 15€
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi continuo la collaborazione con la casa editrice “Scatole parlanti”, parlandovi di un libro che ho ricevuto da loro poco tempo fa “Storia di un’aspirante suicida” di Scilla Salvi. Chi mi segue da un po’ noterà subito come siano tematiche ben lontane dalle mie letture consuete, ma amando ampliare i miei orizzonti, eccomi qui.
La protagonista è Stella, una giovane ragazza iscritta alla facoltà di Psicologia. Chi la conosce bene, rimane un po’ esterrefatto dalla scelta compiuta per il corso universitario. Ma alle volte, credo sia meglio compiere le decisioni che più ci aggradano a prescindere da quello che potrebbero pensare gli altri.
Nello specifico la scelta della facoltà fa alzare un sopracciglio e non solo, per il semplice fatto che Stella è in cura da i più eminenti psichiatri della città da quando era solo una bambina. Molti sono stati i professionisti che l’hanno avuta in cura e ormai da molto tempo, è seguita assiduamente dalla dottoressa Elisabetta Foschi, donna occhialuta e dai capelli bruni e Direttore sanitario di un centro che si occupa di accoglienza e cura di ragazze con disturbi mentali, di cui lo zio della protagonista è il principale benefattore.
Stella ha vissuto lontana dalla città per buona parte della propria vita, poi improvvisamente un giorno la zia, sorella della madre, viene a prenderla per portarla per un breve periodo in città a vivere con il marito e i figli. Un periodo breve le era stato detto, che si tramuta poi nel “tempo necessario”. Ma necessario per cosa? Stella ha due genitori che la amano e non vede quale sia il problema a tenerla lontana da casa. Inizia quindi la nuova quotidianità a casa degli zii, famiglia benestante e ben vista della città. Dovrebbe sentirti fortunata per questa opportunità, ma qualcosa dentro di lei la fa sempre sentire sbagliata, inadeguata e mai pienamente parte della “famiglia”.
Un qualcosa che spinge per venire a galla, ricordi celati dal suo subconscio che improvvisamente torneranno a farle visita, aprendo un varco senza fine di verità e dolore. La storia di Stella potrebbe essere la storia di una qualsiasi ragazzina strappata alla famiglia d’origine per darle un futuro migliore e una stabilità che altrimenti non avrebbe potuto avere ma che poi diventa l’ombra di se stessa, ma come lo diventa? I traumi che ha subito sono innumerevoli e piano piano torneranno a galla, come una cascata montana nella stagione delle piogge.
I tratti di pennello sono grossi ed essenziali, blu e rossi.
Rappresenta un volto di donna, suddiviso in due metà.
A sinistra l’occhio è inclinato in basso e sulla guancia c’è una lacrima a forma di vortice.
Penso che rappresenti la porta verso l’abisso della follia.
L’occhio dentro è invece radioso, sembra volersi allontanare, prendere vita, abbandonare quel volto angosciato.
Due anime diverse, che convivono, ma si respingono; la fuga dall’oblio che ci attrae. O forse solo una metafora di quello che la specialista può fare: salvare i pazienti da loro stessi.
Fiori Recisi: Storia di un’aspirante suicida di Scilla Salvi
Stella vorrebbe vivere la vita di una qualsiasi sua coetanea, la vita che per esempio vive la cugina. Una stabilità emotiva, familiare ed economica che non ha mai avuto. Ma al suo fianco sono ben presto apparsi degli amici immaginari che spuntano quando meno se lo aspetta, dandole consigli più o meno richiesti sulla quotidianità o su determinati comportamenti autodistruttivi che Stella ha.
Un romanzo duro e crudo, dove i giri di parole non sono presi in considerazione e dove una vita la cui via è apparentemente segnata a seguire una strada ben delineata, cerca invece di uscire dal buio in cui è stata circondata volutamente. Esattamente come un fiore reciso che staccato dal suo stelo viene privato del nutrimento necessario per sopravvivere e deperisce giorno dopo giorno. Un romanzo toccante di cui potremmo addirittura aspettarci un seguito. Un libro che raccomando a tutti i lettori amanti della verità nonostante possa essere dura e cruda, nonostante sia molto difficile alle volte da digerire e con cui convivere può portare a problemi mentali. Ma la verità è molto spesso l’unico modo per andare “oltre” per superare i propri traumi e imparare a conviverci e accettarli, imparando a trasformali evolvendosi con essi.
Voto 5/5

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