Una laurea ad Harvard e un contratto da favola con un prestigioso studio legale di Memphis. Per Mitchell McDeere e sua moglie Abby il futuro non potrebbe essere più roseo. Tutto perfetto, insomma. All’apparenza. Peccato che l’Fbi pretenda proprio da lui le prove dei loschi affari che lo studio Bendini, Lambert & Locke gestisce per conto della mafia. E peccato anche che i soci anziani del suddetto studio abbiano la pessima abitudine di far eliminare i collaboratori infedeli. Tallonato dall’Fbi, minacciato dalla mafia, Mitchell è in trappola. A meno che non riesca a mettere in atto la più formidabile delle beffe. Dalla magistrale penna di John Grisham, il best seller internazionale che ha ispirato l’omonimo film diretto da Sydney Pollack.
Titolo: Il Socio
Autore: John Grisham
Editore: Mondadori
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 23 Aprile 2003
Voto: 4/5
Cartaceo -> 12,50€ | Ebook -> 7,99€
Recensione
Ben tornati lettori, altro giorno e altra recensione per voi. Non cambiamo genere rispetto alla precedente, siamo sempre sulla tipologia giallo/thriller, ma questa volta di un autore straniero. Sto parlando di John Grisham, autore pluripremiato e famoso per i suoi romanzi con protagonisti avvocati o personaggi di spicco della magistratura americana. Grazie a lui infatti, leggiamo di ambientazioni e giurisprudenze molto lontane dalla nostre, ma per nulla semplici o scontate.
Il protagonista de “Il Socio” è Mitch, neolaureato in Legge ad Harvard, tra i primi tre del suo corso che insieme alla moglie Abby, si trasferisce a Memphis con la promessa di un lavoro in un prestigioso studio legale locale. Lavoro che accetta rifiutandone due a New York in studi molto più prestigiosi, ma le cui proposte erano inferiori rispetto a quest’ultimo. Per iniziare gli viene regalata dallo studio una macchina di lusso come benvenuto e puntando sul fatto che sarà un lavoro a lungo termine, lo studio fa da tramite per la stipula di un mutuo a basso interesse per l’acquisto di un’abitazione lussuosa che potrò ospitare la famiglia che lui e Abby costruiranno negli anni. E’ infatti molto importante per lo studio, che il matrimonio dei suoi dipendenti sia molto solido e vengano messi al mondo dei pargoletti in meno tempo possibile.
Un Matrimonio felice, fa un Avvocato felice.
Fin da subito a Abby non vanno a genio le intromissioni dello studio nel suo matrimonio e il fatto che il marito ormai, talmente assoggettato dal nuovo lavoro, abbia superato ogni record lavorativo dello studio, facendosi vedere a casa molto raramente. Il più delle volte per un cambio veloce dopo una notte di lavoro, ripartendo subito per cominciare la nuova giornata. Il massimo che le concede è la domenica pomeriggio libera da ogni impegno, cosa che però non sempre accade. Insomma, un ritmo veramente molto difficile da mantenere per un essere umano. Mitch si giustifica dicendo che così facendo ridurrà le tempistiche per diventare socio dello studio e dopo potranno vivere di rendita. Abby inizialmente si rende disponibile ad accettare tutto questo, ma più passa il tempo e più la situazione diventa insostenibile per le.
Purtroppo i problemi dei due giovani coniugi non si limiteranno ad un matrimonio che inizia a naufragare. Col senno di poi, molto probabilmente i due avrebbero preferito si limitassero a questo, ma non avendo idea in cosa si erano appena immischiati, non potevano di certo immaginare quale piega avrebbe preso la loro vita di lì a breve.
Mitch viene avvicinano da un uomo che si presenta come agente dell’FBI e pronuncia una parola che cambierà la vita del giovane “MAFIA”. Da dove potevano arrivare tutti i soldi a disposizione dello studio? Perché studi molto più prestigiosi non riuscivano a stare al passo con le proposte di uno studio disperso a Memphis? E poi…un particolare molto inquietante, il tasso di mortalità dei dipendenti dello studio era il più alto mai visto. Tutti incidenti e tutte morti sospette. Da tranquillo avvocato che si è fatto da solo, Mitch diventa un esperto di spionaggio internazionale, in continuo bilico tra due forze opposte, la Mafia e l’FBI.
Il libro è formato da un susseguirsi di avvenimenti e situazioni piene di suspanse per circa due terzi del tomo. Mentre nella parte finale la fretta di concludere e circostanze alquanto improbabili, come il fatto che l’ex imbranatello della porta accanto, riesca a fuggire dai due poli che lo vorrebbero dalla loro parte. Rimanendo ogni volta completamente incolume e prendendoli costantemente in giro, fanno scemare la tensione che è la forza della storia. Purtroppo in questo caso, il modo in cui è costruito il finale ha rovinato le aspettative di una storia che aveva una forza incredibile. Spero di rifarmi con il prossimo libro dell’autore.
Nonostante ciò, la parte finale è talmente surreale e inaspettata, da non poter essere prevista dal lettore. Costringendolo a rimanere incollato alle pagine e lasciandolo di stucco più e più volte.
Voto 4/5
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