Giuseppe Fini “Le sprovvedute”

Arianna Turleri insegna lettere al liceo nella Torino dei giorni nostri. La sorte ha coniugato in lei un’indubbia avvenenza e altrettanta irrimediabile insicurezza. Allevata da una madre intransigente e coercitiva, non ha potuto evitare enormi lacune caratteriali ed errori fatali del passato. Ma nonostante esser stata vittima di violenza in un matrimonio precedente, e aver tentato a suo tempo di denunciare i fatti, senza riuscire tuttavia ad andare fino in fondo, oggi può dirsi una quarantacinquenne realizzata: ha superato in parte i trascorsi, e ha messo su la famiglia che desiderava, insieme a un uomo d’altro stampo, Lorenzo Vernoldi, un violoncellista d’orchestra un po’ particolare, con la mania dell’arte e della trascendenza, e padre di Sofia, la loro “bambina” ormai diciassettenne. Ad ogni modo, il suo karma le si ripresenta alla porta proprio negli occhi della figlia, quando la vede rientrare anzitempo un sabato pomeriggio…

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