Titolo: Al mattino stringi forte i desideri
Autore: Natascha Lusenti
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 10 Maggio 2018
Voto: 4/5
Sinossi
Emilia pensa a come sarebbe bello poter trovare dei nuovi amici proprio lì, nel condominio. Davanti alla porta d’ingresso c’è una borsa grande e nera. Emilia ne estrae un foglio di carta e una penna. Pensa che deve volere bene ai suoi pensieri, come le diceva il papà. Soprattutto a quelli del mattino, perché sono una nuova speranza.
Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver smarrito le redini della propria vita, è lì per ricominciare: una nuova casa e nuovi inquilini da conoscere. Ma l’accoglienza che riceve non è quella che si aspettava.
Emilia è stanca di saluti frettolosi e frasi di circostanza, e decide che l’unico modo per cambiare la situazione è suscitare la curiosità di chi passa ogni giorno davanti alla bacheca del condominio. Proprio lì Emilia appende mattina dopo mattina un foglio con poche righe in cui racconta sensazioni, ricordi, speranze. Senza rivelare la propria identità. Forse scrive per far sentire la sua voce in qualche modo. O forse per donare un po’ di gioia a chi rincorre la vita senza più soffermarsi sulle cose semplici. Ci deve essere qualcuno che come lei ama il colore giallo, ricorda la bicicletta su cui da bambino gli sembrava di volare o ha timore di ciò che ha perso e che non trova più. Ma così non è.
Fino al giorno in cui, accanto al suo messaggio, trova una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino con la maglietta di Star Wars e un libro aperto sempre in mano. Emilia sente che sarà lui il suo primo amico nel palazzo e che poi, piano piano, riuscirà ad avvicinarsi a tutti gli altri inquilini. Anche se non è facile insegnare di nuovo al cuore a fidarsi dopo che è stato illuso tante volte. Anche se non è facile esprimere i propri desideri per condividerli con gli altri. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.
Recensione
Avete presente quella sensazione particolare, evanescente e sottile come ali di farfalla? Per descrivere questa storia non riesco a trovare un paragone più adatto. Questo libro è delicato e trasognato, ti conduce con promesse maliziose in un universo ovattato, rilassante, che sa donarti sensazioni di pace indescrivibili. La protagonista Emilia in questo mondo soffuso ci vive da sempre, spalleggiata dai suoi immancabili compagni felini che non potrebbero essere più diversi fra loro. Si trova in una situazione nuova, andare a vivere con i suoi micetti nell’appartamento lasciato da una sua cara amica partita verso altri orizzonti, un palazzo sconosciuto, gente sconosciuta, magari anche ostile.. Proprio come la signora che le abita di fronte, la temibile Franca, con sempre una parola acuta e amara sulla lingua e che non si risparmia nello scoccare frecciatine al vetriolo. Emilia, da sotto la lunga frangia mora, non si lascia scoraggiare; presto le sbocciano vicino, come fiori in primavera, baciati da raggi tiepidi, amici sinceri e compagni di pomeriggi passati davanti a tazze di tè e pasticcini. La signora Gina, anziana afflitta dalla perdita del marito, dolce e sensibile, dedita all’ascolto. Nicola, ragazzino dalla fantasia smisurata e colorata come l’arcobaleno, che riempie il vuoto lasciato dai genitori assenti con fumetti di TinTin e una passione smodata per Star Wars. Una fiumana di nuove conoscenze l’avvolge con impeto e la ragazza, da sola che era, si ritrova circondata da persone fino a poco tempo prima indifferenti e anonime che adesso le rivolgono sempre una parola, un sorriso, un gesto d’affetto. Tutto questo anche grazie al talento di Emilia nel metter su carta i suoi pensieri, riflessioni che fa la mattina, appena sveglia.. Parlano di colori, ricordi, emozioni e fantasia. Queste parole passano dal cuore alla carta dei post it che la giovane attacca alla bacheca affissa all’entrata del palazzo e che vengono notate più o meno da tutti i condomini che salgono affrettati le scale o si dirigono verso l’ascensore. C’è chi da questi piccoli agglomerati di sentimenti si lascia incoraggiare, rilassare, quelle frasi sentite, scritte con cura, fanno distendere le labbra in un sorriso; c’è chi invece proprio non tollera quelle riflessioni colorate e si impegna per far sì che la bacheca venga chiusa, provocando lo sconforto di chi traeva dai post it la forza per affrontare i propri problemi o una pesante giornata di lavoro. Così Emilia, divenuta intanto baby sitter del piccolo e instancabile Nick, si allea con lui per salvare la bacheca e i suoi pensieri, ma anche il buon umore dei suoi lettori e il diritto di spargere un po’ di felicità nella vita dei condomini.
Il romanzo mi è davvero piaciuto, ha saputo donarmi serenità e una valanga di emozioni contrastanti; le brevi scritture di Emilia, donna fragile che subisce una lenta evoluzione grazie all’affetto e alla compagnia di un bambino speciale, fanno riflettere sui veri valori che dovrebbero regolare la vita di ognuno di noi. Mai rinunciare ai ricordi, mai permettere che qualcuno ti porti via la tua individualità, il diritto di essere te stesso. I colori costellano il libro nelle loro sfumature più brillanti, ognuno ha un significato e racconta una storia che merita di essere ascoltata; tutti ben si accordano alle relazioni che stringe Emilia coi condomini, speciali, uniche nel loro genere, che riescono a cambiarle la vita e farla uscire dal suo guscio, come una lumachina che allunga le antenne vibranti verso un nuovo giorno, ricco di emozioni.
Voto:4/5
