In un mondo ossessionato dalle coppie perfette, cosa succede quando un gruppo di single decide di riscrivere le regole del gioco? Single è Bello è la cronaca semiseria di un club selettivo nato a Bari da un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: cene senza pressioni romantiche, solo connessione autentica e una buona dose di ironia. Beatrice Galli, la sua fondatrice, ci guida tra risate e riflessioni nel viaggio di una comunità che celebra la singletudine come libertà consapevole. Un racconto ironico e profondo che dimostra che essere single non è una mancanza, ma un’arte da vivere insieme.
Titolo: Single è bello
Autore: Marianna Iandolo
Editore: Indipendente
Genere: Narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 28 Novembre 2025
Voto: 5/5
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Recensione
Buonasera lettori! Oggi sono felice di inaugurare una nuova collaborazione con la scrittrice e giornalista professionista Marianna Iandolo. Vi presento il suo ultimo libro, ‘Single è bello: cronache semiserie di un club selettivo’, un’opera in cui l’autrice barese riversa tutto il suo amore per le storie umane. Il volume non è solo un omaggio alla sua splendida città, ma un vero e proprio inno alla gioia di essere se stessi, oltre ogni etichetta.
Avete presente quella sensazione di essere l’unico pezzo di un puzzle che non si incastra con nessuno? Ecco, dimenticatela! In un mondo che ci vuole tutti accoppiati, zuccherosi e coordinati (che ansia!), arriva da Bari la rivoluzione che non sapevamo di aspettare. “Single è Bello” non è un manuale di auto-aiuto per cuori solitari, ma il diario di bordo di un club esclusivo guidato dalla mitica Beatrice Galli. La regola numero uno? Niente ansia da prestazione romantica!
Il testo scava in profondità con metafore folgoranti. Spesso confondiamo l’amore con una semplice attivazione del nostro sistema nervoso simpatico: stiamo con qualcuno solo per non restare soli, come se la solitudine fosse una malattia da nascondere. Ma, come suggerisce il libro, quando dormi male per troppe notti di fila, forse è ora di cambiare cuscino… o compagnia.
Troppe persone, pur di non affrontare il giudizio sociale, restano intrappolate in relazioni tossiche, con partner che non amano o che ne limitano la libertà. Il “mal di schiena” che proviamo in certe relazioni non è sempre fisico: a volte è il peso di ricordi, rimpianti e persone sbagliate che continuiamo a trascinarci dietro. La solitudine, allora, non è un vuoto, ma una stanza che non abbiamo ancora arredato con le persone giuste.
Andare al cinema, a teatro o al ristorante da soli può attirare sguardi di biasimo, ma la vera forza sta nell’imparare a bastarsi. Il club “Single è Bello” celebra proprio questo: la gioia di essere già interi. Non è un luogo per “rimorchiare”, ma un movimento che restituisce sicurezza e vitalità, ricordandoci che la felicità non dipende da uno status civile, ma da come scegliamo di vivere ogni giorno. Essere single non è una sala d’attesa, né una condanna. È la scelta di abbracciare la vita a mani aperte.
Il “Manifesto” citato nel libro è un patto sociale giocoso che promuove una libertà responsabile. Questo testo brilla perché evita il solito finale scontato: non c’è il protagonista che soffre la solitudine finché non arriva il “grande amore” a salvarlo. È un racconto realistico su esseri umani completi.
Consiglio questa lettura a chi è single, per capire che non c’è nulla di sbagliato in noi. Ma lo consiglio soprattutto a chi è in coppia, affinché scenda dal piedistallo, smetta di guardarci con pietà e la pianti una volta per tutte con i cliché sull’amore che “prima o poi arriverà”.
Non cercare l’amore perfetto: costruisci la tua vita con gioia. Non sei una metà in attesa: sei una stella che brilla già di luce propria. Voto 5/5
Attenzione: La lettura potrebbe causare improvvisi attacchi di autostima, voglia di uscire a cena da soli e un allergia fulminante alle domande invadenti dei parenti a Natale.
MuatyLand 