Il Ritorno alla scrittura per Ragazzi di Marianna Iandolo: quando la fantasia fa galoppare l’educazione #Intervista

Siamo qui oggi con una scrittrice che ha saputo fondere una solida esperienza nel giornalismo con una ritrovata passione per la narrativa dedicata ai più giovani. Dopo una pausa letteraria seguita al suo primo romanzo del 2009, l’anno scorso ha riscoperto la gioia della scrittura, trovando nei lettori giovani la spinta creativa che le ha permesso di dare vita a opere come il formativo Da Carosello a TikTok – Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini e la serie fantastica di Ramonik – Storia di un rospetto avventuroso. La sua opera, in bilico tra il divertimento e l’educazione, testimonia un percorso in cui la creatività si unisce alla sensibilità sociale, lasciando in ogni pagina un messaggio che “scaldi il cuore”. Scopriamo insieme cosa ispira questa sua nuova, prolifica fase letteraria.

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Cosa la affascina di più nello scrivere specificamente per i lettori più giovani? Qual è la sfida più grande nel mantenere la loro attenzione?

Il mio primo romanzo, Avevo solo voglia di scrivere, risale al 2009. Anno dopo il quale non ero più riuscita a scrivere per gli altri, oltre alla scrittura per il mio lavoro di giornalista, s’intende. L’anno scorso ho sentito la necessità di riprovarci e devo ammettere che pensare di farlo per i più piccoli mi è stato di grande aiuto: è venuto fuori di getto. Scrivere per loro fa galoppare la fantasia. Un gran bell’esercizio di creatività per una scrittrice.

C’è un messaggio o un valore che cerca di inserire in tutti i suoi libri, indipendentemente dall’argomento?

Tutti i miei libri, compreso il primo romanzo che era per un pubblico eterogeneo e che è stato definito di formazione, come Da Carosello a TikTok – Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini, e Ramonik – Storia di un rospetto avventuroso, di cui sta per uscire la seconda e ultima parte, sono in qualche modo educativi. Leggeri, divertenti ma specie quelli destinati ai bambini sono volutamente formativi o almeno tentano di esserlo. Non sta a me dirlo. Probabilmente la mia laurea in Scienze dell’Educazione ha lasciato il segno, nonostante la decisione d’intraprendere tutt’altra strada professionale.

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Qual è il suo processo creativo quando decide di scrivere un nuovo libro per ragazzi? L’ispirazione arriva da una domanda dei bambini, da un’osservazione sociale o da altro?

Ramonik era un progetto che avevo in un cassetto come tantissimi altri. Erano arrivati in Italia i miei nipotini, che vivono in Giappone, e la sera ci raccontavamo storie inventate lì per lì. È stato un tutt’uno riaprire quel cassetto. Ero finalmente pronta. Così ho buttato giù il racconto fantasioso, che è molto piaciuto prima di tutto a loro, ai quali è dedicata la prima parte.

Come è nata l’idea specifica di creare un viaggio nel tempo che colleghi due fenomeni apparentemente così distanti come Carosello e TikTok?

Tra una storia e l’altra delle avventure del rospetto, mi sono resa conto di essere entrata nel mondo delle favole per bambini, senza presentarmi. Così ho pensato a cosa potesse fare da ponte tra il mio mestiere e la mia nuova vocazione di scrittrice per i più piccoli: Da Carosello a TikTok si è scritto da solo. L’ho dovuto semplificare molto, perché c’era tanto e di più approfondito da raccontare su un tema centrale, quello della comunicazione, nella mia vita e in quella di tutti gli altri. Ma credo il risultato sia come lo desideravo: semplice, coloratissimo, istruttivo. D’impatto, soprattutto grazie alle illustrazioni di Silvia Allegra.

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C’è un ultimo pensiero o un’esortazione che spera rimanga impressa nel giovane lettore una volta terminata la lettura del libro, oltre alla conoscenza storica dei media?

Mi piace pensare di lasciare un messaggio che scaldi il cuore di chi legge, tanto nei miei libri per bambini quanto in quelli per gli adulti. Parto dal presupposto che la lettura di quelli per i più piccoli venga condivisa con i genitori o con i nonni o gli zii o con un fratello più grande e spero di trasmettere un po’ di magia anche a loro. Tuttavia, anche quelli per un platea più matura sono scritti per regalare momenti di serenità e spunti di riflessione.

Progetti futuri?

Come anticipavo tra le righe, i miei romanzi stanno per diventare diversi. Sta per essere pubblicato Single è Bello – Cronache semiserie di un club selettivo, che è la mia seconda prova per un pubblico adulto. Un racconto ironico ma con un forte appello sociale. Seguirà un altro romanzo, sempre a sfondo sociale, e una collana di racconti per bambini di cui non posso svelare ancora nulla, ma che sono già nero su bianco il primo e su tanti altri colori il secondo.

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In conclusione, la ringraziamo profondamente per aver condiviso con noi il suo processo creativo e la filosofia che anima i suoi libri. È affascinante notare come la sua laurea in Scienze dell’Educazione e la sua esperienza giornalistica convergano in opere che non solo intrattengono ma che, con leggerezza e divertimento, offrono preziosi spunti formativi sia per i lettori più piccoli che per gli adulti che condividono la lettura. In attesa dei suoi prossimi progetti, come Single è Bello – Cronache semiserie di un club selettivo e la nuova collana per bambini, le auguriamo un grande successo in questo viaggio letterario a cavallo tra favola e impegno sociale. Grazie per il tempo e le preziose riflessioni che ci ha donato.

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