Mauro Simonetti : “Di Schiele mi ha sempre affascinato la psicologia” #Intervista

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Mauro Simonetti Affiori ego-n schiele

Ben tornati a tutti lettori, oggi vi propongo l’intervista all’autore Mauro Simonetti, di cui poco tempo fa ho letto e recensito il libro “Ego-n Schiele” di cui puoi leggere la recensione a questo link.

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Quando ha scoperto la passione per la scrittura?

Sin da bambino alle scuole elementari scrivevo temi densi di immaginazione. conservo ancora qualche quaderno. Ho avuto un’ottima maestra che ringrazio ancora. 

Quali sono gli autori o libri preferiti che hanno influenzato il suo stile?

Più che dai libri o autori letterari,  credo di essere stato influenzato  più dalla musica e scrittura per immagini, da   come cantautori come De Andrè o registi Amir Naderi, Bertolucci, Bunuel, Coppola.

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Come si approccia al processo di scrittura, ha una routine specifica?

Poesie e brani musicali li scrivo sempre di getto. Nascono in un momento, un flash, mi succede di dissociarmi all’improvviso ed è già tutto scritto, devo solo riportarlo su carta senza correzioni. Per un romanzo invece parto dall’idea, poi la struttura, i plot point, i climax, i personaggi, psicologia, ambientazione, obiettivo, amici e nemici, poi segue la sinossi e la scrittura del romanzo viene di getto, dando spazio alle emozioni.

Qual è stato il suo primo incontro con l’arte di Schiele e cosa l’ha spinta a scrivere un libro su di lui?

L’incontro con Schiele è stato fantastico, organizzavo qualche concerto e un carissimo amico, Agostino Tilotta chitarrista deli Uzeda mi portò a casa delle bands americane fra cui i Rachel’s. Avevano realizzato un disco intitolato “Music for Egon Schiele” e dopo una fantastica e memorabile cena a casa dei miei, mi regalarono disco e relativa T-shirt. Mi innamorai del disco, , iniziai a studiare la vita e le opere di Schiele. Conobbi un produttore che mi commissionò la sceneggiatura per un film su Schiele, firmai il contratto ma mi poi tirai indietro. Così è nato il romanzo.

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Qual è l’aspetto più affascinante o enigmatico della personalità di Schiele che ha cercato di esplorare nel suo libro?

Di Schiele mi ha sempre affascinato la psicologia, il suo trasmettere arte ed emozioni spogliando il corpo dalla carne e dipingendo l’anima. Volevo entrare nel suo labirinto mentale per vivere le sue stesse emozioni e sentimenti. Avere per un attimo la sua follia e razionalità,  il suo Ego smisurato che solo un grande uomo e artista può avere.

Qual è stata la parte più gratificante della creazione di questo libro?

La più grande gratificazione è stata la risposta dei lettori, quelli amanti di Schiele che lo hanno ritrovato completamente e quelli che lo hanno scoperto con il mio romanzo e se ne sono innamorati. 

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Come è stata la sua esperienza con il mondo dell’editoria?

Come un bambino in un parco giochi. inviare il manoscritto, avere proposte di pubblicazione, ritrovarsi a fare splendide presentazioni in giro per l’ Italia, avere il mio libro a Più Libri più Liberi, avere recensioni bellissime, credo che di più non potevo chiedere.

Ha già in mente nuove idee per futuri progetti letterari?

Si, sto per pubblicare qualcosa a breve e sto facendo maturando la scelta per la storia da raccontare nel prossimo romanzo.

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Mauro Simonetti da sempre si occupa di scrittura e arte audiovisiva. Ha fondato un’associazione denominata ROCKULTURA con l’idea di portare la musica e non solo, nella provincia. Ha organizzato concerti rock ospitando band italiane e statunitensi. Successivamente cofondatore dell’associazione DEEP VISION con la quale ha istituto un concorso per sceneggiatori, portando il vincitore alla realizzazione del proprio film. Con un collettivo di cinque autori e registi ha vinto un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione di un film documentario intitolato NEUROSPIN, basato sugli stati di aggregazione giovanili nell’hinterland. Ha scritto e diretto il film Madre Luna con la partecipazione di Remo Remotti. Ha scritto testi di canzoni musicate da Flavio Troiani e Mauro Mauriello e cantate da Elisabetta Dursi. Dal brano Dove sei è stato realizzato il videoclip con la regia di Max Amato.

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