Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per un’altra bellissima intervista, oggi a raccontarsi a muatyland.com sarà l’autrice Lucia Fusco, di cui lo scorso anno ho recensito “Corone di Ginestre“.
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Lucia Fusco nasce il 21 Dicembre 1984, in una fredda serata prenatalizia, ad Atina, un piccolo paese della meravigliosa Valle di Comino. Si appassiona alla lettura sin da bambina e, quando compie dieci anni, inizia a leggere lunghi tomi in un solo giorno. Comincia a non dormire neanche più la notte per poter dedicare tempo alla lettura. Da allora non smettere di leggere romanzi, e si appassiona alla scrittura. Madre di tre meravigliosi bambini, e appassionata di cucina, gestisce assieme a sua sorella la pagina facebook “Ricette alla portata di tutti”, due sorelle una passione dedicata al food. Lucia adora il mare e la montagna, e quando può, fugge nei posti che ama. Dopo il successo del suo primo libro Ricomincio da lei (Amazon Kdp 2020), consacrato dal pubblico con migliaia di download e centinaia di copie vendute, Lucia torna con questo appassionante secondo romanzo.
Come descriveresti te stessa come scrittrice?
Direi che sono una scrittrice in crescita. Leggo, studio e cerco di imparare sempre cose nuove. La mia scrittura è in continua evoluzione. I racconti che scrivo, da un po’ di tempo a questa parte, ne sono la prova. Persino io, rileggendoli dopo tempo, fatico a riconoscerli.
Qual è il tuo processo di scrittura?
Non seguo un vero e proprio iter.
Di solito inizio a fantasticare una storia e pian piano, senza predisporre scalette o altro, inizio a scrivere.
Poi mi lascio completamente guidare dai personaggi. Spesso mi capita di prendere strade che fino a un’ora prima non avevo neanche immaginato.
Cosa ti ispira a scrivere?
Un cielo grigio, la pioggia e il silenzio.
A volte mi lascio ispirare da sguardi, espressioni, movimenti o gesti che noto intorno a me.
Come è nato “Corone di ginestre”?
Quando ho iniziato a scrivere “Corone di ginestre” avevo le idee ben chiare, non volevo in nessun modo parlare di una storia d’amore fantastica e perfetta. Volevo mettere in tavola una storia vera, reale e attuale.
Questo romanzo l’ho creato per evidenziare i comportamenti tossici, che molto spesso, ci ritroviamo a vivere e a non riconoscere.
Inoltre spero che sia utile alle persone che vivono questo tipo di relazioni e che troppo spesso pensano di non potercela fare.
Quale scena hai amato maggiormente scrivere?
Questa è una domanda molto difficile.
Saprei dire con più facilità cosa ho più odiato scrivere.
C’è stato un momento in cui detestavo talmente tanto Nolan, da non riuscire ad andare avanti nella stesura del romanzo.
Non ho una scena preferita, ma ho amato sia scrivere le parti in cui Clara prende coscienza della fine del suo matrimonio con Martin, sia la parte finale della rinascita. Lì, mi sono sentita davvero leggera.
Quale messaggio hai voluto trasmettere con questo libro?
Spero che il romanzo lasci riflettere sull’idealizzazione delle persone che amiamo.
Molto spesso nulla è come sembra e quello che pensiamo sia un grande amore è solo un’ingannevole, affascinante e illusorio miraggio.
Cosa trovi più gratificante nello scrivere?
Trovo gratificante creare storie. Quando piacciono sono ancora più felice!
Quali sono i tuoi autori e/o libri preferiti?
Adoro i grandi classici, sia italiani che inglesi.
Progetti futuri?
Ho un romanzo fermo nel cassetto, un’altra storia che prende forma e una probabile raccolta di racconti.
Un tuo sogno letterario?
Devo dirlo davvero? Mi piacerebbe diventare una scrittrice amata e apprezzata da tanti.