Stefania P. Nosnan: “Vivo nell’editoria e quindi credo che il mio sogno si sia avverato”

Ben tornati a tutti lettori oggi torno con un’autrice di cui vi ho già parlato varie volte: Stefania P. Nosnan.

Stefania P. Nosnan è nata a Udine nel 1970. Dal 1997 al 2006 ha vissuto nel Lazio, precisamente ai Castelli Romani per poi ritornare alla sua regione d’origine.Diplomata e negli anni ha partecipato a numerosi corsi di webdesigner, grafica e progettazione informatica. È stata titolare di uno studio di webdesigner e realizzazioni website. È stata socia di una prestigiosa azienda di consulenze. Dal 2018 è founder e direttrice di Life Factory Magazine ed è editor per Bertoni Editore e LifeBooks Edizioni. Dal 2021 è coordinatrice all’interno della Brassotti Agency & Associati. Inoltre, fa parte della commissione Pari Opportunità del suo luogo di residenza e del gruppo di empowerment femminile Gilda in Città di Udine. Da gennaio 2022 collabora con MOB Magazine, Corriere Nazionale e Inpress; attulamente è direttrice di StileFVG. Le sue passioni sono: la fotografia, la lettura, la storia, i viaggi e l’informatica. Non può fare a meno dei suoi foulard che colleziona e indossa sempre.

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Quando hai capito che volevi diventare una scrittrice?

A dire il vero in tarda età ed è nato per caso. Fu una mia amica professoressa di letteratura che mi incitò a provare. Così smisi di tentennare e pubblicai “Sogno nel cassetto”. Ho tentato e mi è andata subito bene grazie a Bertoni Editore che mi ha pubblicato “La Bicicletta Nera” nel 2018 poi non mi sono più fermata e al mio attivo ho 10 romanzi. 

Cosa ti ispira a scrivere?

Tutto. Basta un qualcosa che faccia scattare il mio film mentale. Difficilmente scrivo sotto dettatura o indirizzata. Per mia fortuna è successo solo una volta, ma devo dire che il romanzo è andato più che bene, ancora adesso lo presento. 

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Qual è la cosa più importante che hai imparato come scrittrice?

Che il mondo dell’editoria non è luccicante come un può pensare… 

Quali sfide hai dovuto affrontare?

Ancora nessuna, per mia fortuna. Finora è tutto andato abbastanza liscio.

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Cosa trovi più gratificante nello scrivere?

Il momento di rilassatezza che mi porta. E’ una specie di momento catartico che è difficile da spiegare. Passano ore senza nemmeno che me ne accorga. 

Qual è il tuo processo di scrittura e come ti organizzi per scrivere?

Sono e voglio essere libera; quindi, nessuna lista o percorso da seguire ed è sicuramente un modo molto difficile, perché si perde tempo a cercare i vari personaggi e le loro caratteristiche. Ma a me piace complicarmi la vita. 

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Quale scena o personaggi hai amato maggiormente scrivere?

Oddio… domanda difficile da rispondere. Direi tutti, perché ognuno di loro ha una parte di me o di persone che conosco molto bene. Quindi… passo…

Quale dei tuoi romanzi pensi sia il più riuscito?

Sei nella fase domande difficili? Forse il primo “La Bicicletta Nera” o “Una salita per amore – Donne al fronte”… o “Quando le montagne si colorarono di rosso – La notte dell’Orcolat”… Forse lo dovrebbe dire il lettore, io non lo so proprio.

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Cosa ti aspetti dal futuro della tua carriera di scrittrice?

Che continui così… non sono alla ricerca della grande CE anzi prossimamente andrò a pubblicare ancora con una piccola realtà. Poco stress e più a misura umana. Nelle grandi case editrici c’è un ritmo serrato, sia nell’editing che nella vendita perché devi raggiungere degli obiettivi nei tempi che LORO ti danno… non fa per me e per la mia salute. 

Qual è il tuo sogno letterario?

Onestamente?… li ho raggiunti. Vivo nell’editoria e quindi credo che il mio sogno si sia avverato. 

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