Recensione “Il bacio” di Simonetta Caminiti

“E altro che storie. Khady non è una figlia adottiva: ce l’ha portata una corrente più potente e più familiare del nostro stesso sangue. Il destino, al quale né io né lei, salvo che per questa cosa, abbiamo mai creduto. È diventata una donna con meno disagio di me, nella mia famiglia.”

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Il terzo millennio è alle porte: è esso stesso una porta spalancata sulle promesse del futuro, per Diana e Khady, sorelle tardo-adolescenti dell’alta borghesia romana. Khady non è il frutto biologico della famiglia. Bellissima, adottata bambina dai genitori di Diana, è una ventenne di etnia meticcia e possiede il malioso dono del canto; ma si è integrata nella vita sociale prima e meglio di Diana. È Diana a raccontare la loro storia, sviluppata come romanzo di formazione e diario di quell’anno che mutò il suo sguardo verso l’amore, verso la vita, verso la sua stessa famiglia. Amica di una stravagante, anziana suora laica, innamorata di un ombroso musicista, Diana confessa senza pudore i sogni e i tabù di una generazione e di un’epoca.

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Titolo: Il bacio
Autore: Simonetta Caminiti
Editore: Le trame di Circe
Genere: Narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 27 Maggio 2023
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a scrivere per parlarvi del libro “Il Bacio” di Simonetta Caminiti, edito Le Trame di Circe.

Diana e Khady sono due sorelle appartenenti a una famiglia borghese romana. Siamo quasi nel Terzo millennio ma nonostante questo la fase adolescenziale è e rimane una fase molto delicata nella vita di ogni essere umano. Fin da subito il lettore nota come le sorelle siano agli opposti, sia caratterialmente che esteticamente. Khady, dalla pelle scura, ha imparato ad amare una famiglia che non era la sua e a crescere in una società nuova ai suoi occhi. Khady e la sua solarità si contrappongono al rimanere nell’ombra tipico di Diana. Un rapporto tra sorelle che muta, si rafforza e che trova sostegno nell’altra.

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Sono molteplici le tematiche affrontate nel romanzo: i dissapori in famiglia, le gelosie fra sorelle, la scoperta della sessualità, le incomprensioni con gli amici, l’educazione dei figli a cavallo con i cambiamenti della società pre 2000 e i tanti dubbi su sé stessi. In adolescenza infatti si inizia a notare ogni piccolo difetto di noi allo specchio. I canoni che ci offre e ci offriva la società a cavallo dell’anno duemila iniziavano già ad essere molto restrittivi e gli adolescenti che vivono una fase di cambiamento e mutamento molto difficile, rischiavano e rischiano tutt’ora di essere sopraffatti da ciò che li circonda.

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Diana nonostante la famiglia, gli amici, la bellezza, l’intelligenza non ha ancora trovato il suo posto nel mondo. Soffre molto quella che per lei è la perfezione della sorella adottiva. La vede più bella e perfetta sotto ogni aspetto. Durante l’adolescenza non si può far a meno di osservare gli altri e tramite questa osservazione cadere nella tentazione automatica di paragonarci a loro. Ognuno di noi ha i propri tempi, la propria vita, i proprio ostacoli, mutamenti e/o cambi di direzione o prospettiva. Per questo il paragone andrebbe evitato, da adulti è più facile capirlo ma in adolescenza è molto arduo.

Oltre al rapporto con la sorella e al rapporto spesso ostico con la famiglia (quale adolescente non ha avuto un rapporto ostico con almeno un genitore?), Diana ha anche Lilia, una suora laica, sua amica e confidente.

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Un romanzo delicato, un racconto del viaggio verso l’età adulta attraverso i primi battiti del cuore e le prime delusioni amorose. Attraverso inoltre, il legame tra sorelle che non sono nate come tali ma che il destino ha portato ad esserlo a tutti gli effetti. Un testo breve, delicato e atipico ma che consiglio. Voto 4/5

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