Londra, 1899. L’investigatore privato Desmond T. Wilder viene invitato a una festa della buona società inglese e lì incontra per la prima volta Carl Harold Taylor, famoso industriale di materiali chimici per gli armamenti, suo figlio Edmund e sua nuora, di cui non riesce a scoprire il nome. Grazie al suo intuito investigativo e alla particolare sensibilità che lo caratterizza, gli pare di percepire una certa aura di mistero che circonda quelle tre figure, che lo angustia e lo colpisce nel profondo. Pochi anni dopo, viene contattato privatamente da un detective di Scotland Yard per indagare su un caso di omicidio che vede coinvolta proprio la famiglia, richiedendo il suo aiuto in quella che appare una situazione alquanto delicata. A quel punto, Desmond si ritrova sempre più invischiato in una storia contorta e crudele, che lo sfida ad affrontare i suoi stessi timori e traumi nascosti, così come i suoi sentimenti.
Titolo: L’eredità dei Taylor
Autore: Francesca Pasqualone
Editore: Scatole parlanti
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 24 Gennaio 2023
Voto: 4/5
Cartaceo -> 17€
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi torno su questi schermi per parlarvi del genere che più adoro insieme al fantasy, ovvero, il giallo. In questo caso si tratta di un giallo con ambientazione storica. L’eredità dei Taylor è infatti ambientata a Londra nel 1899, l’investigatore privato Desmond T. Wilder partecipa a una delle innumerevoli feste della buona società inglese, dove incontra per la prima volta la famiglia Taylor, capeggiata da Carl Harold, famoso industriale di materiali chimici.
Dopo anni viene contatto da un detective di Scotland Yard per indagare sull’omicidio di Edmund Taylor, figlio dell’industriale. Il giovane era conosciuto per essere molto ingenuo, e forse anche con un leggero ritardo mentale, che lo rendeva una preda facilmente circuibile.
Il giovane è stato sgozzato in un locale poco raccomandabile e le sue tasche svuotate di ogni bene. Come ha potuto un giovane di tale estrazione sociale, finire ucciso brutalmente in un locale del genere, mai frequentato e di cui non né conosceva l’ubicazione?
Edmund, lui è…bè, non so come dirlo gentilmente: un demente. Fino a poco meno di due anni fa viveva ancora nella casa paterna, nonostante l’età, e non è propriamente autonomo, per così dire.
Sono molto gli interrogativi a cui il detective dovrà dare una risposta. Interrogando la famiglia del giovane trova di fronte a se un muro di omertà. I genitori infatti tentano in ogni modo di placare gli animi dell’investigatore e di impedire a quest’ultimo di avere contatti diretti con la moglie del defunto.
Lei faceva la dama di compagnia alla figlia più piccola di Mr. Taylor, una ragazzina, poco più che una bambina. Viveva in casa con tutti loro, i signori Taylor, Edmund e la sorella minore. Sai, i due si sono sposati in fretta e il loro figlio è nato settimino.
Una trama che invoglia alla lettura e che richiama le ambientazioni e le indagini di Sherlock Holmes e dove l’investigatore Wilder tenta di risolvere un crimine che coinvolge una famiglia facoltosa ed un gioiello di famiglia molto antico e di grande valore. Ho apprezzato moltissimo la lettura di questo breve libro e auspico possa essere il primo volume di una serie investigativa molto proficua e ricca. Il personaggio principale è già ben delineato ma potremmo facilmente conoscerlo meglio se l’autrice aggiungesse peculiarità del suo carattere o ricordi del passato arricchendone il ritratto che ne scaturirebbe continuandone a scriverne.
Troppi “scheletri” e troppi silenzi nascondono apparenze molto lontane dalla realtà dei fatti. Un’ambientazione vincente, un protagonista/detective che percorre un binario parallelo al famoso Sherlock ma che per questo non ne è inferiore. Una scrittura ricca e per nulla banale e un’idea iniziale ben elaborata e resa per iscritto nelle giuste tempistiche. Un libro che ha tutto e la cui lettura consiglio agli appassionati del grande Sherlock Holmes.
Voto 4/5
MuatyLand 
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