Recensione “Le dita mozzate” di Hannelore Cayre

Con la sua penna tagliente come una selce, l’autrice ha cesellato questo noir ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia quarant’anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Elaborando le teorie dell’antropologa Paola Tabet, l’autrice dà vita a un indimenticabile, potente e straordinariamente…

Recensione “Mi chiamo Daniele” di Daniele D’Ippolito

“Nella mia ignoranza di adolescente che vive, senza intralci d’alcun tipo, non avevo ancora fatto esperienza di un luogo che ti ama in quanto malato”. Daniele, a soli quattordici anni, vede con i suoi occhi una “transizione tra due vite”, uno stravolgimento causato da un tumore cerebrale. La lunga degenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, in…