Notte di luna con Van Gogh #RaffaellaArpiani | Capitolo 3

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a parlarvi del libro Notte di luna di Van Gogh, dell’autrice Raffaella Arpiani, edito Feltrinelli. Questa volta il focus è sul terzo capitolo del libro, buona lettura.

Capitolo 3:
Nonostante il parere degli altri.
Giotto, Rinuncia dei beni, 1292-99

Assecondare chi siamo e cercare la felicità senza preoccuparsi delle imposizioni sociali e familiari


Quanto è difficile prendere decisioni con la propria esta, soprattutto quando non corrispondo al volere comune, a ciò che la società e a volte le nostre persone di riferimento, si aspettano da noi? Come possiamo capire qual è la nostra strada, tentare di stare bene con noi stessi e iniziare a muoverci nella direzione giusta, nonostante dubbi, passi falsi e false partenze?

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La storia di Francesco di Assisi nella rivoluzionaria versione che ne ha dipinto Giotto, può fornirci una straordinaria testimonianza in tal senso, perché ci mostra che ogni scelta radicale è sempre drammatica e comporta conseguenze estreme. Ma forse è l’unico modo per provare a vivere davvero.
Pensate a tutte le volte che le persone che ci vogliono bene involontariamente ci fanno pressione, perché si aspettano che noi aderiamo ai modelli che loro hanno in mente per la nostra buona riuscita. “Quando ti fidanzi?”, “Quando fai un figlio?”, “Quando ti sposi?”, “Quando trovi un b lavoro?”, “Quando compri casa?”

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Nel capitolo dedicato, ripercorriamo la storia di Francesco come fosse un ragazzo qualunque, alle prese con la scoperta dei suoi desideri più profondi e con gli inevitabili conflitti conseguenti, si con la sua famiglia sia con la società. In un affresco straordinariamente moderno dal punto di vista stilistico, Giotto ci racconta il dramma di un giovane che ha scelto di disattendere tutte le aspettative altrui, per abbracciare in pieno la sua natura. Ed essere libero, realizzato e felice.

Il suggerimento di Giotto è prodigo. Quando tutto e tutti ci lavorano contro, non preoccupiamoci di assecondare la volontà di amici, famiglie, professori, colleghi e conoscenti: facciamo come Francesco. Meditiamo a lungo, proviamo e fidiamoci di quello che riteniamo più giusto per noi Assecondiamo la nostra natura e le nostre scelte, anche se possono andare controcorrente e apparire totalmente impopolari ai più. Non abbiamo l’obbligo morale di diventare popolari, ma di essere felici.

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