Recensione “Il gioco delle ombre” di Marta Brioschi

Quattro anni dopo gli eventi narrati ne “La casa gialla”, l’autore di gialli Mae Son-Jun parte per il Distretto dei Laghi, in Inghilterra, ospite di un’eccentrica signora francese che ha affittato per lui e la sua famiglia un’antica dimora appartenente al centenario Barone di Windermere. Il soggiorno si rivelerà presto tutt’altro che una rilassante vacanza, quando una misteriosa quanto affascinante ragazza appena conosciuta lo coinvolgerà suo malgrado in una fitta rete di misteri in cui nessuno dei personaggi che popolano Hiraeth House sembra essere escluso, maggiordomo compreso.

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Titolo: Il gioco delle ombre
Autori: Marta Brioschi
Editore: Be Strong Edizioni
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 16 Gennaio 2023
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, questa sera torno a parlarvi di Marta Brioschi e del suo “Il gioco delle ombre” edito, Be Strong Edizioni. Il secondo volume della serie Mae Son-Jun mysteries, di cui ho già letto il primo e terzo volume. I libri possono essere letti anche disgiuntamente e non necessariamente in ordine di pubblicazione.

Dopo le avventure de “La casa gialla”, lo scrittore di gialli Mae Son-Jun si trasferisce con la famiglia in una villa antica nel pittoresco Distretto dei Laghi, in Inghilterra. La situazione diventa sempre più complessa quando Mae Son-Jun realizza che ogni persona che abita nella casa, incluso il maggiordomo, nasconde dei segreti. Si ritrova così immerso in una rete intricata di menzogne e inganni, e dovrà fare del suo meglio per svelare la verità celata dietro questa facciata di mistero.

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In altre parole, Mae Son-Jun si trova di fronte a un vero e proprio rompicapo, dove ogni personaggio sembra avere qualcosa da nascondere. La sua abilità di scrittore di gialli sarà messa alla prova mentre cerca di districarsi tra le bugie e i sotterfugi per scoprire cosa sta succedendo realmente in quella casa.

Avendo già letto il primo e il terzo volume della serie, posso dire di conoscere piuttosto bene lo stile di scrittura dell’autrice. Anche in questo secondo libro, nonostante il cambio di ambientazione, ho apprezzato come sia riuscita a creare un’atmosfera coinvolgente e a contestualizzare la storia in modo efficace.

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Rispetto agli altri volumi che ho letto, questo libro presenta una piccola pecca: manca di quel mordente che ti cattura completamente. La storia è indubbiamente bella, interessante e coinvolgente, ma non riesce ad attrarre il lettore con la stessa forza. Pur seguendo le vicende con interesse, ci si sente più spettatori esterni che partecipi, quasi come se la storia si svolgesse dietro a un vetro. Un piccolo dettaglio che, se fosse stato presente, avrebbe reso questo libro ancora più speciale e lo avrebbe distinto da altri titoli simili.

In conclusione, consiglio vivamente questo libro a tutti gli appassionati del genere giallo. Il nostro caro protagonista, uno scrittore franco-coreano, saprà condurci, ancora una volta, lungo un percorso tortuoso per risolvere il caso insieme alla sua famiglia. Voto 4/5

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