
Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole. E verso chi è più giusto elevare questo canto di giubilo, se non verso l’ineffabile Dio? Infatti è ineffabile colui che tu non puoi esprimere. E se non lo puoi esprimere e d’altra parte non puoi tacerlo, che cosa ti rimane se non giubilare? Allora il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte di giubilo
[S. Agostino cit. G. Cattin, Il Medioevo I, vol. I (Storia della musica a cura della Società Italiana di Musicologia), Edit, Torino 1979].