
L’amore, per i Romantici, pur rivolgendosi ad un essere finito, è anelito dell’Assoluto. Trova un momentaneo appagamento nel sentimento per l’essere amato, ma va sempre oltre; è un tumulto indefinito di desideri ed aspirazioni che non cessano mai di fluire nell’anima, sospingendola continuamente in avanti, verso un “oltre” che si sposta sempre più in là, come promessa inattingibile di autenticità e felicità.
Questo testo analizza il binomio “Amore e Morte” attraverso tre opere cardine del melodramma ottocentesco: Otello di Giuseppe Verdi, I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini e Roberto Devereux di Gaetano Donizetti.
L’autrice
Martina Ferrarini è un Soprano nato a La Spezia. Dopo il Diploma da Geometra conseguito con il massimo dei voti si è trasferita a Genova, dove nel 2018 si è laureata in Canto lirico presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova”. Attualmente sta terminando la laurea magistrale nel medesimo istituto e in contemporanea lavora per un’azienda milanese nel campo del Marketing e della pubblicità.
Nel 2015 ha creato muatyland.com sito incentrato sulla lettura e la musica, sue grandi passioni. Dal 2018 inoltre, scrive anche per il sito OperaLife.it e per il Magazine mensile ad esso associato, occupandosi di interviste ed articoli nel campo dell’opera e della musica classica.